Giorni storti, in cui l’umore è un galleggiante alle deriva nel maroso.
Stamani ho urlato dentro un ufficio, sono venuta via sbattendo una porta.
Avevo le guance rosse e l’indignazione a fior di pelle.
Dentro gli occhi vedevo immagini feroci.
Avrei voluto strangolare qualcuno.
Avere a che fare con quelli della pubbliacqua non mi fà bene.
C’è invece qualcuno a cui devo chiedere aiuto. Qualcuno che con parole gentili mi dimostra affetto.
E io devo solo non essere la solita capra scorbutica che soffia e arriccia il pelo.
24 marzo 2010 alle 10:20 PM |
Giorni storti…come ti capiscoBaol