Archive for dicembre 2010

30 dicembre 2010

Ultimi momenti di lavoro del 2010.
E' stato un anno difficile sotto tutti i punti di vista e hai ragione tu quando dici che non ci sono vincitori ma solo vinti.
Una piccola vittoria, che spero non sia di Pirro, però l'abbiamo avuta in famiglia questo mese.
E spero che la fortuna si soffermi e che il nostro nuovo spasimante possa diventare un amante concreto.
Incrocio le dita, lo meritiamo. Lo meritiamo perchè in questi ultimi due anni abbiamo sofferto tanto e molto di più abbiamo sofferto in questo dicembre nei giorni in cui il nostro capitano è andato alla deriva.
In bocca al lupo ai mozzi,
In bocca al lupo al timoniere,

Spero che questo duemilaundici, benechè dispari, possa essere un anno positivo.

Evvia, Brindiamo.

29 dicembre 2010

Svegliarsi presto e fare tardi sotto il caldo delle coperte che ti avvinghiano senza lasciarti andare.
Scoprire un cielo velato che lascia filtrare i primi raggi che colorano la montagna di rosso.
Una mattina immobile negli zero gradi fuori e tanto calore dentro.
I raggi che come fili rossi rammendano le toppe.
Mancano solo due giorni e 400 paia per concludere questo duemiladieci.
Finalmente.

28 dicembre 2010

Il mio oroscopo parla del libero arbitrio, è un concetto buffo riferito a me. Qualcuno di mia conoscenza mi direbbe che l'unica volta che ho preso una decisione di testa mia ho combinato un macello. Invece io non credo che sia stata l'unica volta, e nemmeno l'unica volta che ho combinato dei macelli. La solitudine poi però è un'altra cosa.
In queste sere sono arrivati enormi fardelli da sostenere, e io arranco. E' simile a quella volta in cui ho iniziato a scendere avendo la bombola chiusa e alla terzo respiro mi sono ritrovata negativa a – 3mt senza aria nei polmoni. Non è stato bello, ma sono comunque risalita e ho respirato  e quell'aria fresca che mi è esplosa nei polmoni.

A costo di andare in cima alla Marmolada, io respirerò ancora aria fresca che mi esplode dai polmoni.

27 dicembre 2010

Da quel momento in poi
da quel momento in poi
avrei dovuto fare i conti
con cose di cui avevo una conoscenza
solo vaga
La solitudine
ad esempio

22 dicembre 2010


Letterina a Babbo Natale

Carissimo Babbo Natale,
Rieccomi.
Quest'anno ho un paio di  regali da chiederti, uno dei quali grossissimo. Ma veramente grande e non mi vergogno per niente a chiedertelo anche se non sono stata affatto buona quest'anno. Che poi tutto è discutibile e io sarò ben lieta di illustrarti tutti i miei punti di vista venerdì notte. Teino o Grog? Panettone o Pandoro.. o forse Panbriacone?Fammi sapere così si fà una bella chiaccherata.

Quello che ho da chiederti è che il Rabocchino e la sua Mamma possano star bene nei prossimi nove mesi.
Fai che tutto fili liscio, come può un regalo di Natale non esser benedetto da Babbo Natale in persona?

Nel caso contrario ti preannuncio che ti verranno le pustule, che i Bambini smetteranno di crederti e che verrò personalmente a dar da mangiare alle renne della pancetta affumicata affinche gli venga la diarrea a spruzzo mentre volano con la slitta.

E questa la parte sentimentale… ovviamente il regalo grosso era la Canon 5d mark ii. 🙂

Con riverenza,
Tua FatB
 

20 dicembre 2010

Questo è un mito.. mi spiace solo di non aver pensato ad una genialata simile.

18 dicembre 2010

Infine è arrivata la neve e ha reso questi due ultimi giorni i più belli di questo 2010.
I confini sono diventati più piccoli, abbiamo ripreso a muoverci a piedi, per un piccolo periodo il mondo è tornato indietro di 60 anni.  Io ne ho approfittato per fare lunghe passeggiate, anche di notte.
Forse sono l'unica al mondo a ritenere tutto questo bellissimo e a non tenere conto dei disagi.

Ma sono solo due giorni, lasciatemi sognare che il mio cuore gioisce.
 

16 dicembre 2010



E' stato come certi posti ti rimangano attaccati addosso per motivi che potrei pure definire banali.
Ma accade, e la motivazione iniziale lascia il posto ad un affetto nuovo che strasforma lo spunto di un altro in qualcosa di personale e tuo.  Tanto tempo fà ho letto una frase che mi è rimasta molto impressa e che ho legato a questo pezzo di strada. Questo posto è diventato allora un posto "particolare " per me e percepisco qualcosa ogni volta che ci passo. Spesso mi sono trovata a tirare fuori il telefonino o la macchina fotografica mentre lo attraverso. Ho foto in diversi periodi dell'anno, con diverse situazioni metereologiche. In diversi periodi emozionali.
E quegli alberi mossi dal vento sono sempre come mani che mi salutano quando ci passo sotto. Benevoli mi stringono in un abbraccio.

Ora le foglie sono già tutte cadute e in queste mattine di gelo i rami sono scintillanti di brina contontornati dai primi raggi di sole. Gli alberi rimangono li come giganti buoni a proteggere i passanti. E me.

14 dicembre 2010

Nel furgoncino nuovo l'odore di nuovo si mescola a quello dei salami, è notte e guido alta. Tu sei accanto a me e mi fai domande buffe sulle cose che mi stanno campitando, su quello che provo. Il furgoncino ha i freni sensibili e ogni tanto ci ritroviamo strizzate alle cinture, e tu dici: Riborda. Tu non provi le mie stesse emozioni in questi giorni. Forse sei più corazzata di me. Io sono come un nervo scoperto. Mi dai il brodo caldo, c'è anche Grace ma non posso rimanere.  Il nero mi avvolge di nuovo e stasera il freddo punge sul serio. Vorrei che nevicasse su tutto, anche sui miei pensieri. Di notte leggo, sarà triste finire questo libro, credo che mi sentirò sola.
Poi stamani mi sono rivista tre anni fà. Avevo il giubbotto rosso e i capelli più corti. Era una sera di pioggia.
Mi sono rivista anche in un'altra sera di freddo. Ho provato una sensazione strana rivedendo immagini in movimento di quegli attimi che ho sempre rivisto in maniera statica, ma ho avuto la sensazione netta di aver fermato l'attimo giusto. E' una sensazione che qualche volta mi capita di percepire mentre fotografo. Cioè, è la sensazione che sempre vorrei percepire mentre fotografo. Ovvimamente non sono così brava da riuscirci ogni volta.
In questi giorni poi ho battuto il record storico di utilizzo errato di apparecchiature tennologiche riuscendo a "rompere" il mio nuovo Mtaroc in un tempo record di 15 minuti.

Sono un G E N I O io.

Le chitarre rock di Hemann sono strepitose, non vedo l'ora di poterlo conoscere dal vivo, Hermann.


Capita poi
..

13 dicembre 2010

In questi giorni di pensieri pesanti correre nella notte verso Bologna è stato un atto dovuto.Ed è stato strano ritrovarsi dentro quella Bologna della quale sto leggendo e che mi sembra così diversa da quella che percepisco, che ho percepito.  La realtà non è una cosa oggettiva, così come le persone e i valori che hanno portato avanti per tutta la vita.  Ingoio la delusione a fatica, e faccio a spallate con il senso di ingiustizia che mal digerisco.  Sentirsi alla deriva non è una sensazione intelligente, specie quando c'è un faro grande e potente che ti chiama con la sua luce buona e dorata.  Non sono resiliente. Ma dovrei.
Non avrei mai ucciso il vitello grasso per il figliol prodigo, avrei dato ogni giorno la pasta al pomodoro a quello che era sempre rimasto a sopportare le tante cose brutte e le sparute belle.